Se state pensando di intraprendere un'escursione in montagna è bene sapere quali difficoltà essa potrebbe presentare, in modo tale da poter valutare se è alla portata delle vostre capacità fisiche. Il Club Alpino Italiano ( CAI ) ha classificato le difficoltà dei sentieri, l'impegno richiesto e le difficoltà che caratterizzano il percorso. Prima di partire per un escursione è meglio sapere com'è classificato l'itinerario che si vorrebbe affrontare in modo da non trovarsi impreparati. E fondamentale tenere conto dei propri limiti, capacità ed esperienze.
ALCUNI CONSIGLI:
- Pianificazione del percorso adatto alle proprie esigenze e alla preparazione fisica, una volta scelto l'itinerario, cerca informazioni sul percorso: segnaletica, dislivello, periodo consigliato e durata del percorso e i punti dove sarà possibile fare una sosta ed eventuali fontanelle potabili, informarsi presso gli enti turistici o le guide del luogo.
Allenamento: Conoscere i propri limiti fisici, assicuratevi di essere in grado di poter fare quel tipo di escursione per non arrivare a destinazione sfiniti, perchè poi bisogna anche tornare indietro.
Come orientarsi:
- Carta topografica, bussola e GPS orientarsi è fondamentale ! Occorre munirsi di una carta topografica dei sentieri che ci dia le informazioni di ciò che troveremo lungo il percorso. Le più dettagliate sono in scala 1:25.000 (1 cm = 250 m), in alternativa scaricare una traccia GPS nel telefono.
Difficoltà : Verifica il grado di difficoltà del sentiero aiutandoti con la carta topografica cercando di individuare i punti più delicati, le salite più impegnative e eventuali pericoli. A volte può succedere di dover rinunciare ad un sentiero perchè non è adatto al nostro livello di preparazione.
Scala delle difficoltà nell'escursionismo e segnaletica nei sentieri:
Meteo in Montagna e Imprevisti meteorologici
- Nebbia: La comparsa della nebbia durante un escursione mette a dura prova l'orientamento. Se non volete correre il rischio di perdervi tra i boschi, valli o pendii, è meglio nel dubbio fermarsi e ripararsi dal freddo e aspettare che la nebbia diradi, meglio non rischiare di perdere i punti di riferimento dell'escursione. Inoltre può tornare utile usare il fischietto nella speranza che qualcuno lo senta.
Importante :
- Lasciare sempre detto a qualcuno dove si svolge Bisogna considerare che in montagna può succedere che il telefono non prenda, quindi prima di partire è meglio condividere il proprio itinerario con amici e parenti.
In caso di incidente:
In italia il numero di pronto intervento da chiamare in caso di bisogno è il 118 (soccorso sanitario) ove è attivo utilizzare il numero 112
Cosa dire al 118:
Dove è successo
Cosa è successo, come e quando.
Quante persone sono coinvolte.
Quali ferite o emergenze mediche ci sono
Chi sta chiamando (Nome), luogo, numero di telefono
Eventuali numeri di telefono di altre persone presenti
In caso di assenza di rete basterà spegnere il telefono e senza inserire il PIN, digitate direttamente il 118
Equipaggiamento corretto
L'escursionista deve essere fornito di equipaggiamento adeguato al tipo di percorso e al periodo dell'anno in cui effettua l'escursione. In montagna il clima può cambiare rapidamente, quindi è importante vestirsi a strati (il cosiddetto abbigliamento a "cipolla") per potersi adattare alle diverse temperature. Quindi è fondamentale partire equipaggiati con un abbigliamento tecnico che sia comodo, traspirante ad asciugatura rapida. Si parte dall'intimo che è lo strato che è a contatto con la nostra pelle (evitate il cotone perchè il tessuto assorbe l'acqua e si asciuga lentamente). Al di sopra si mettono gli strati intermedi che hanno lo scopo di riparare dal freddo e regolano la temperatura corporea percepita. Infine lo strato esterno che è quello che protegge il corpo da vento, pioggia o neve.
Un piccolo elenco di quello che potrebbe essere utile portarsi per un' escursione:
- Giacca a vento che protegga dal vento e anche dalla pioggia
- Maglia in pile
- Maglietta intima tecnica (traspirante) di ricambio
- Calza tecnica di ricambio, importante avere i piedi sempre asciutti.
- Berretto, guanti, occhiali da sole, crema solare.
- Coltellino multiuso
- Kit per piccole medicazioni ( cerotti per piccole ferite e vesciche, salviette disinfettanti, forbicine, pinzette per togliere eventuali schegge, telo termico). Va SEMPRE messo nello zaino anche per le gite giornaliere. Esistono in commercio dei kit già pronti.
- Borraccia / Thermos
- Cartografia della zona
Importante è non sovraccaricare lo zaino, consiglio quello di medie dimensioni io di solito uso lo zaino del Brand Marsupio, preferibilmente con armatura rigida interna, con bretelle imbottite e cintura addominale in modo da mantenere la base dello zaino all'altezza del bacino e ben aderente alla schiena per mantenere una posizione più confortevole durante il trasporto. Il peso da considerare ottimale per un'escursione che permette di camminare bene senza affaticarsi troppo è al massimo il 10% del vostro peso corporeo. Il volume (cioè la capienza) si misura in "Litri". La scelta dello zaino dipende da tanti fattori, ed è sempre soggettiva. Bisogna chiedersi: Che tipo di viaggio / uscita andrò a fare ? Quanto peso dovrò caricare? è molto importante scegliere uno zaino da trekking comodo, che si adatta bene al corpo e che abbia spazio sufficiente da contenere tutte le vostre cose, con tasche, utili nell'organizzazione.
Zaino giornaliero: solitamente è consigliato di non superare i 40 litri, utile giusto per un pile, cibo, acqua, kit di primo soccorso, protezione per la pioggia.
Zaino da escursione: adatto a camminate più impegnative fino a 2 -3 giorni consecutivi, in genere partono dai 35 litri per arrivare ai 50 litri, (8 - 12 kg di peso). Sono zaini più strutturati.
- Scarpe Scegli le scarpe adatte al percorso, per una passeggiata su un percorso segnalato vanno bene le scarpe da trekking (pedule) se invece si intraprende un escursione su un sentiero roccioso o disconnesso è consigliabile indossare scarponi alti per proteggere le caviglie e con una suola con solchi profondi. Ti consiglio di non usare scarpe nuove (mai indossate) per evitare vesciche.
- Calze: devono avere una struttura differenziata, con un tessuto più sottile e leggero lungo la pianta del piede e devono essere rinforzate sulla punta e sul tallone per evitare sfregamenti e urti.
- Bastoncini da trekking: Migliorano l'equilibrio sia in salita che in discesa durante la camminata, aiutano nei passaggi più difficili e scaricano parte del peso non solo sulle gambe e sulla schiena ma anche nelle braccia bilanciando e distribuendo il carico su tutto il corpo.
- Telo termico: il nome corretto è "coperta isotermica", comunemente chiamata "metallina" ed è quella coperta, bicolore (da un lato dorata e dall'altro argentata) che garantisce impermeabilità all'aria e all'acqua e sopratutto ha la capacità di stabilizzare la temperatura di una persona infortunata. Si usa dalla parte argentata verso il corpo per il calore e dalla parte dorata verso il corpo per eventuali colpi di calore.
Cibo e Idratazione
L'alimentazione in montagna ha un ruolo importante che si tratti di un uscita giornaliera oppure di un escursione più impegnativa. Assicurati di aver cibo e acqua a sufficienza per l'intera durata dell'escursione.
Acqua: Molto importante è bere a piccoli sorsi ogni 15-20 minuti. Meglio evitare di bere solo quando si ha sete perchè quando questo si manifesta è già troppo tardi. La disidratazione può portare a crisi di stanchezza che impediscono alle gambe di camminare, altri sintomi sono: mal di testa, secchezza della bocca, crampi. Un consiglio è di avere una borraccia dove sciogliere integratori salini per le escursioni estive, io di solito uso i sali di magnesio e potassio quando sudo tanto.
Il consumo idrico consigliato "secondo le linee guida" da portare con se è di almeno di due litri d'acqua durante l'estate, mentre in inverno un litro e mezzo dovrebbe essere sufficiente. Per le escursioni invernali, l'acqua può essere sostituita con un thermos di tè caldo, utile per il freddo.
Conoscere la situazione idrica dove si sviluppa l'itinerario (presenza di sorgenti o fontanelle d'acqua dove potersi rifornire) è molto importante per avere sempre acqua a disposizione e per evitare di sovraccaricare lo zaino. Nel caso di scarsità d'acqua, ricordate che è sconsigliato mangiare, in quanto la digestione richiede un apporto di acqua nell'organismo e aggraverebbe il disagio.
Cosa mangiare per un escursione in montagna
La cena prima dell'escursione: Per una buona riuscita di un escursione è importante la cena della sera precedente. Questo pasto dovrebbe essere ricco di carboidrati complessi, come pasta, riso integrale che aiutano a costruire le riserve di glicogeno nel corpo. Possono essere aggiunte delle proteine magre, come il pollo e infine includere le verdure come spinaci, zucchine per fornire un apporto di vitamine e sali minerali.
Colazione: Dev'essere sostanziosa che fornisca una buona quantità di energia, ma facilmente digeribile meglio se consumata un ora prima della partenza. Io di solito mangio le fette biscottate integrali con la marmellata, un vasetto di yogurt bianco con tè caldo e frutta fresca di stagione.
Spuntino: Durante il percorso si può mangiare qualcosa per recuperare un pò di energie (barrette energetiche, frutta fresca, mandorle, noci, nocciole, cioccolato fondente...) però senza appesantirsi. Oltre al cibo è fondamentale bere in continuazione per non trovarsi disidratati.
Pranzo: All'ora di pranzo sarebbe meglio consumare un pasto leggero, per non avere problemi di digestione quando si torna a camminare. Ottima la pasta, ma attenzione a sughi e condimenti, va bene anche la frutta fresca come carica di sali minerali. Sono da evitare bevande gassate e alcolici.
Cena: Dopo aver bruciato tutte le energie durante la giornata, a cena si può mangiare di più ma senza esagerare. Una cena ricca di carboidrati, proteine e vitamine può aiutare il corpo a recuperare.
Queste sono delle linee guida generali e non sostituiscono l'assistenza di un professionista medico.
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